UN GOVERNO SORDO E CIECO A QUALSIASI PARERE CONTRARIO FORZA LA MANO INCURANTE DELLE CONSEGUENZE
*Batosta finale all'Autonomia Differenziata regionale - Per l'Unione Europea mette a rischio i conti e amplia il divario nel Paese*
di Giancarlo Chiari
Napoli, 25 maggio 2023
*Tanto tuonò che piovve*. Gli avvisi inascoltati in Italia erano stati tanti e ben diversificati per fonte. L'ultimo, il più autorevole, era stato del Servizio del Bilancio del Senato a dichiarare i tanti punti deboli di questo scellerato provvedimento. A rincarare la dose, che di fatto diviene *una pietra tombale*, sul provvedimento è l'Unione Europea. Le motivazioni sono impietose, per i proponenti, e concrete: *una eventuale applicazione del provvedimento metterebbe a rischio i conti dello Stato e amplierebbe il divario nel Paese*. Si contesta la possibilità di fare la riforma a saldo zero nel caso si dovessero applicare i LEP (già contestabili NDR nel merito) il cui finanziamento non può per definizione essere a saldo zero così come previsto nel testo del provvedimento. Ho voluto leggere la stesura originaria in inglese per verificare eventuali problemi di interpretazione che copia e incollo per chi fosse interessato:
Fonte: *COMMISSION STAFF WORKING DOCUMENT 2023 Country Report* - Italy Accompanying the document Recommendation for a COUNCIL RECOMMENDATION on the 2023 National Reform Programme of Italy and delivering a Council opinion on the 2023 Stability Programme of Italy
*Proposals to increase regional autonomy risk increasing the complexity of the fiscal framework* - The government adopted a framework law on regional differentiated autonomy. In February 2023, it adopted a framework law with provisions to implement differentiated levels of autonomy of regions with ordinary statute at the request of the regions. This would both grant these regions wider competencies and enable them to retain more resources, which would no longer be managed or allocated at central level. Regions can only be granted this level of autonomy following the definition of essential level of services and their financing, which is a crucial and complex exercise, warranting detailed analysis and thorough consultation of all stakeholders. The law requires that this reform must be budget neutral for the general government budget. However, without additional resources, it could prove difficult to provide the same essential levels of services in regions with low historical expenditure, also due to the lack of an equalisation mechanism. Overall, the reform envisaged under the new framework law risks jeopardising the government's ability to steer public spending. This could have a negative impact on the quality of Italy's public finances and on regional disparities.
Le critiche sono evidenti e le conseguenze di un eventuale applicazione del provvedimento sottintendono una sostanziale sua bocciatura non fornendo una eventuale via di uscita.
*Chi conosce bene la genesi della legge impropriamente detta "del 34%"* sa che essa deriva dalla petizione 748/2015 fatta al Parlamento europeo, che mi onoro di aver avviato nella parte delle "doglianze" e concluso scrivendo la pagina 69 della stessa " le richieste". Essa fu dichiarata ammissibile il 17 marzo 2016 e contiene il principio ispiratore della stessa legge ovvero distribuire i contributi ordinari dello Stato in base alla percentuale della popolazione che popola il territorio meridionale (circa il 34%) che supera l'inaccettabile e ingiusta ripartizione definita "Spesa Storica" circa il 20% del totale.
*Ma chi deve distribuire questi contributi?* Ovviamente le amministrazioni centrali dello Stato (i Ministeri e la Presidenza del Consiglio). Ma se l'Autonomia Differenziata sottrae risorse a queste amministrazioni, il criterio demografico, altamente democratico e solidale, non è più rispettato. Per aver ispirato questo criterio che è stato recepito da una legge dello Stato, comprenderete che mi sento responsabile della sua piena attuazione e difesa, negli anni scorsi non ho lesinato sforzi in tal senso.
In Azione Meridionalista riteniamo questo punto basilare per un profondo rinnovamento dell'Italia. *Dobbiamo unirci nella verità e superare il rapporto Matrigna – Cenerentola* che ci accompagna dal cruento processo di unificazione nazionale e che impedisce un sano, equo, efficiente ed efficace sviluppo del nostro Paese. *I tempi sono maturi!*